lunedì 21 aprile 2008

Onoriamo chi esporta messaggi di pace o chi recluta mercenari? (scegliamo, non c'è posto per entrambi)

Nella stessa settimana la morte di Pippa Bacca e l'accusa contro Salvatore Stefio di essere mercenario.
Il tempismo dei due eventi, come una cartina di tornasole, ci induce a ragionare su chi siano gli eroi dei tempi moderni e gli ideali per cui si muore (lasciando perdere la facile polemica tra chi considera un eroe lo stalliere mafioso Mangano e chi i compianti giudici Falcone e Borsellino).

Michele Serra scriveva ieri sull'Amaca di Repubblica:
La morte di Pippa Bacca (la giovane artista milanese uccisa in Turchia e salutata ieri da chi le voleva bene) mi ha ricordato quella di Enzo Baldoni, un altro milanese inerme e coraggioso morto in Iraq tra le mani feroci di una banda di rapitori. In entrambi i casi esiste un sospetto di "ingenuità", di eccesso di fiducia nel prossimo e nelle proprie facoltà di comunicare amicizia e pace anche in territori difficili. E in entrambi i casi si sottovaluta - quasi fosse una stravaganza, o un imperdonabile lusso intellettuale - la carica umanitaria, l' apertura alla vita, la curiosità verso gli altri e verso i lontani. ...

Mi viene allora in mente la notizia letta pochi giorni fa:
Salvatore Stefio, uno dei quattro ostaggi rapiti in Iraq il 12 aprile del 2004 e il suo ex socio Giampiero Spinelli saranno processati perché sospettati di aver arruolato soldati «non autorizzati a servizio di uno Stato estero» ...

Insieme a questi due esportatori di morte e guerra a pagamento, in Iraq c'era anche il defunto Fabrizio Quatrocchi, la cui salma venne rimpatriata con gli onori di una ampia fetta dello Stato.
Riflettiamo un attimo, ripensando alla speculazione politica di quella umana tragedia fatta in quei giorni, ed alla fine che ha fatto la povera Pippa Bacca, tra il silenzio e l'indifferenza delle autorità.

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