martedì 22 luglio 2008

La leggenda metropolitana dei Cinesi che non muoiono mai

Era parecchio che non la sentivo, ma un taxista di Firenze ha inaspettatamente sfoderato l'evergreen: il mito dei Cinesi che non muoiono mai!
E per avvalorare la tesi, cita galileianamente l'inconfutabile esperienza:
" 'un ho ma' visto 'n funerale di scinesi "

Poi, come prevede la leggenda, si scaturiscono le supposizioni. C’è chi pensa che i corpi dei morti vengano sciolti nell’acido, chi teme di averli già mangiati e digeriti in un involtino primavera e chi invece crede di aver scoperto nuove cosche mafiose, scambi di documenti e chissà quali altri giri di malavita.

Ad avvalorare la leggenda, anche un autorevole articolo de "La Padania" del 25 settembre 2002, nel quale il capogruppo del consiglio comunale sollecitava Prefettura e Questura a tenere sotto controllo le nascite e i morti della comunità di Chinatown.

Pare che la storia sia partita da Parigi:
Marie Holzman, scrittrice e sinologa, nel suo libro Asia a Parigi (1985) si domandò ironicamente se i cinesi non avessero raggiunto l’immortalità perché cresciuti a riso e ginseng, e sostenne l’ipotesi del passaggio di documenti dei deceduti per l’ingresso illegale di altri connazionali. Le autorità parigine presero sul serio la signora Holzman e aprirono un’inchiesta. Il risultato diede torto alla studiosa: il tasso di mortalità cinese a Parigi risultò così basso perché il 71% della popolazione immigrata nella città era sotto i 35 anni e solo il 3% raggiungeva i 65 anni.

Ma ormai la diffusione della leggenda era inarrestabile!
Lunga vita ai cinesi!

Nessun commento: